Valextra Incontra Bethan Laura Wood

L'artista multidisciplinare di Londra e collaboratrice di Valextra è rinomata per il suo uso espressivo del colore e lo studio dei materiali. Qui ci parla delle sue ispirazioni, della sua estetica gioiosa e del suo approccio nel disegnare la collezione Toothpaste.

Valextra: Ciao Bethan! Puoi parlarci di come hai ideato la collezione Toothpaste per Valextra?


Bethan Laura Wood: Ho deciso che volevo intervenire sulla borsa piuttosto che fare un lavoro visual nel negozio. Ho sempre avuto un amore per la bigiotteria, per il mondo del design e degli accessori, quindi aveva molto senso per me concentrarsi sull'idea di fare di chiusure e impugnature un gioiello per la borsa. In questa direzione ho sentito di poter realizzare un progetto interessante per Valextra, che avrebbe dialogato armoniosamente con la sua estetica ma che avrebbe anche permesso di introdurre le mie linee curve e i miei colori.


V: Perché hai scelto di utilizzare questi materiali per la realizzazione delle impugnature?


BLW: Ero molto interessata a lavorare con elementi che vivono nell'universo comune a gioielli e oggetti. Ho sempre amato il materiale comunemente usato per gli occhiali da sole e la bigiotteria – un tipo di plastica che Mazzucchelli chiama Cellulose Acetate. La ragione per cui ho voluto le parti in ottone con una finitura nera opaca al rodio era per evidenziare l'iconica bordatura Costa [sulle borse Valextra]. Mi sembrava il modo giusto per interpretare ciò che è molto iconico per Valextra, rendendolo più personale. È stato allora che mi sono sbizzarrita e ho introdotto i miei “wiggles”, le mie onde, esagerando le curve e la linea grafica, per creare le forme di Toothpaste.


V: Sei contenta del risultato?


BLW: Amo molto la collezione e indosso la mia borsa molto spesso! Ho voluto davvero creare una gamma di borse con una idea esclusiva, partendo da diverse opzioni che permettessero diversi manici. Costruire e combinare le forme estetiche in base alla funzionalità è stato importantissimo. Trovo molto bello il dialogo tra la finitura dell'acetato, vellutata e opaca, e la consistenza della pelle sulle borse. Era importante che ogni componente fosse sia estetico che funzionale e il dettaglio di queste finiture combaciasse perfettamente con la storia di Valextra.

V: Come pensi che le persone identifichino il tuo lavoro e come descriveresti la tua espressione artistica?


BLW: La mia estetica è sempre stata molto stratificata e questo è un filo conduttore che si può intuire attraverso le mie opere, che siano colorate o meno. La maggior parte delle persone pensa subito a me come massimalista e piena di colori e non nego di essere una designer più massimalista che minimalista, tuttavia c'è un equilibrio, e con diversi progetti ci può essere anche un taglio grafico più definito nel mio lavoro.


V: Che sensazione hai ogni volta che vedi le tue creazioni addosso alla gente? È difficile separarti dalle tue opere?


BLW: A conti fatti, questo è il settore di cui ho scelto di far parte. Mi sono formata nel design creativo, che è costruito intorno all'idea di fare oggetti che interagiscano con il fruitore. Trovo magico quando finalmente vedo una mia creazione nella vita di qualcuno - per esempio, mi piace osservare chi indossa le borse Toothpaste e vedere come le porta. Quando abbiamo viaggiato in diversi paesi mentre promuovevamo la collezione e siamo andati in Cina, la doppia onda a loro ricordava il modo tradizionale di disegnare le nuvole. Mi è piaciuto che persone diverse in luoghi diversi abbiano fatto proprio il concept e siano state parte attiva delle sfumature, realizzando una connessione.


V: Domanda difficile: c’è un modello fra le tue creazioni che sceglieresti?


BLW: È molto difficile essere costretti a fare la famosa "scelta di Sophie", optando per una sola cosa! Ho un grande amore per la famiglia Criss Cross, che fa un po' da compromesso e da punto centrale fra me e Pietro [Viero]. Mi piace lavorare con un creativo e costruire un linguaggio insieme. Il lampadario Criss Cross è anche collegato alla mia residenza d’artista e al premio Designer of the Future [Design Miami] che mi ha portata in Messico che ha avuto un'enorme influenza sulla mia estetica e sulla tavolozza dei colori. È uno di quei progetti che si collega e connette a tante sfaccettature del mio lavoro. È anche nei vostri negozi Valextra a Venezia!.

V: Abbiamo saputo che sei anche collezionista - cosa collezioni?


BLW: Colleziono tutto ciò su cui posso mettere le mani, se posso trovare anche solo una scusa per collezionare, quasi sicuramente lo faccio! Ho sempre trovato il collezionismo un modo molto fisico di digerire un ambiente e un luogo intorno a me, e anche un modo per comprendere diversi materiali e le rispettive peculiarità. Ho collezionato fin da piccola; tantissima bigiotteria e gioielli di plastica, che alimentano abbastanza in modo diretto il mondo e l'universo che ho costruito per dare vita alle impugnature della Toothpaste. Ora mi sono spostata più verso i dipinti e su oggetti più strutturati, ma dipende davvero da quello che vedo; se lavoro sui tessuti, mi ritrovo ad accumulare un sacco di scampoli nel tentativo di processare

quel materiale ed elaborarlo in contesti differenti. Quindi la mia casa è stracolma di cose ma tutto questo è molto efficace per allenare la mia capacità di osservazione, per me necessaria.


V: Sei famosa per come ti esprimi attraverso il colore, che gioia ti trasmette il colore nel modo in cui ti vesti?


BLW: È qualcosa che fa parte di me da sempre. Per molto tempo, non mi piaceva molto che fosse associato al lavoro che faccio, ma mi sono abituata al mix di stili, che ora invece celebro ed evidenzio, perché mi permette di capire e selezionare i colori in modo fisico, circondata da loro e loro su di me. Mi ha sempre dato gioia divertirmi a vestirmi.


V: Quale energia pensi che i colori possano darci?


BLW: Abbiamo molti sensi per sperimentare il mondo, e l'espressione visiva è qualcosa che è molto accessibile alle persone. Il colore può essere qualcosa che rende la gente nervosa perché offre automaticamente e inspiegabilmente una reazione. Ho avuto conversazioni con persone che improvvisamente hanno il ricordo di un bagno in colore avocado a casa della loro prozia e non riescono a spiegare come mai gli crei immediatamente un qualcosa di sgradevole. Bene o male, è una sensazione fisica che le persone avvertono sul colore e quando non ti spaventa e lo abbracci, trovi i colori giusti per te e puoi portare tanta gioia nel tuo spazio. Penso che questo sia forse il motivo per cui la gente si diverte di più al giorno d’oggi - la gioia che si può ottenere dal colore. Potresti dover fare qualche tentativo prima di trovare quello giusto.


V: Quindi forse prima di dipingere una parete, meglio optare per una piccola prova?


BLW: Vai direttamente sul muro! È solo un muro! Puoi ridipingerlo. C'è un'enorme differenza tra come è il colore quando lo hai in un piccolo spazio controllato e un grande spazio; è una di quelle cose che le persone sono restie a fare, ma se lo fai bene per te stesso porta gioia e benessere.


V: Chi sono le tue ispirazioni e i tuoi punti di riferimento sia per il tuo lavoro che per il tuo guardaroba?


BLW: Nel mondo del design, sono una grande fan di [Ettore] Sottsass. Ha usato il colore in tutte le sue diverse ricerche di lavoro, dall'industriale ai pezzi unici, quindi è un punto di riferimento in relazione al colore. Fra gli attuali, penso che Bertjan Pott abbia una tavolozza di colori davvero interessante. Trovo sempre le sue scelte cromatiche stimolanti ed eccitanti. Martino Gamper ha una palette che è stata molto presente nella mia vita, perché era il mio tutor alla RCA ed è un caro amico. Trovo interessante capire le sfumature tra ciò che è una palette Martino e ciò che è una palette Bertjan. Entrambi hanno forti identità di colore. Sono anche un grande fan di Yayoi Kusama. L'intensità e la celebrazione del colore nel suo universo è incredibile. In termini di stile personale, Anna Piaggi è stata una straordinaria signora della moda e vorrei avvicinarmi alla sua qualità di styling.