Alle origini: Giovanni Fontana

L’uomo dietro Valextra.

Giovanni Fontana è un nome che non si sente spesso. Discreto e perspicace, il fondatore di Valextra ha sempre lasciato che fossero le sue creazioni a parlare per lui. Conoscere l’uomo dietro il brand significa comprendere meglio i valori che ancora oggi animano le creazioni di Valextra.

 

Nato nei primi anni del 1900, il giovane Fontana inizia a lavorare come rappresentante di pelletteria e, attraverso l’osservazione del mondo attorno a sé e l’esperienza stessa del viaggio, coglie l'importanza dell'efficienza quando si tratta di bagagli e accessori per persone “in movimento”. 


Il suo ruolo lo porta a muoversi moltissimo e, passeggiando per le eleganti strade di Vienna e Parigi negli anni Trenta, Fontana cresce, imparando ad apprezzare l'eleganza della moda cosmopolita che sta prendendo piede nelle città europee. Al suo rientro in Italia, Fontana decide di fondare Valextra, e sceglie di farlo a Milano, cuore moderno della nazione. Qui, Fontana progetta oggetti che rispondano alle necessità di una nuova idea di viaggio e ai desideri di raffinatezza e qualità delle donne e degli uomini della città. 


I progetti hanno bisogno di una mente che li sviluppi e una mano che li realizzi: Fontana, non dotato dei mezzi per dare forma alle proprie intuizioni, chiede all'amico Lucio “Gino” Mosca, esperto modellista, di collaborare alle sue creazioni.

Intenzionato a realizzare borse funzionali che soddisfacessero uno scopo e fossero insieme espressioni di un gusto sofisticato e ottima manifattura, Fontana passava ore a osservare i passanti dalle ampie vetrate della boutique in Via San Babila, immaginando soluzioni nuove e precisando continuamente i modelli già prototipati e apprezzati dalla clientela. Le creazioni progettate da Fontana e realizzate da Mosca hanno aggiornato costantemente la definizione di praticità, dando sostanza al concetto di presente continuo, che si ritrova in tutti i design Valextra: sempre pertinenti, sempre attuali e sempre desiderabili.

 

Nei decenni successivi alla fondazione, Fontana consolida la rilevanza di Valextra adattando i propri progetti alle necessità che coglieva osservando la strada, e infondendo in ogni oggetto un carattere tipicamente milanese, sfruttando la tensione creativa tra sobrietà e ricercatezza.


Nel 1954 la cartella Ventiquattro Ore è insignita del primo Compasso d'Oro, premio de La Rinascente che celebra i migliori esempi di funzionalità e stile; nel 1958 viene brevettato il portamonete Tallone, ergonomico e elegante, che stabilisce lo standard per la piccola pelletteria; nel 1961, la Avietta - conosciuta come la borsa “48 ore” per la sua capienza - diventa il nuovo paradigma nelle borse da viaggio; infine, nel 1968 viene presentata la creazione più celebre di Fontana, il Tric Trac: una novità assoluta, nata per soddisfare le esigenze degli uomini in movimento, divenuta presto un'icona del design italiano.

 

A distanza di quasi un secolo, i valori su cui Fontana ha fondato Valextra continuano a caratterizzare ogni azione, ogni progetto del brand - dalla ricca selezione di piccola pelletteria al nuovo Bumbag multifunzionale: oggetti pensati per rispondere ai desideri quotidiani di tutti coloro che, come Fontana, non si fermano mai.