Valextra Incontra Studio Temp

I designer di Studio Temp raccontano il loro approccio creativo per Valextra Vocabolario, il progetto creato in occasione del Salone del Mobile 2024.

Alla seconda collaborazione tra Valextra e Studio Temp, in occasione del Salone del Mobile, il collettivo di designer ha creato un esclusivo takeover delle vetrine di La Rinascente Milano per il debutto della nuova collezione Valextra Assoluto, e ha trasformato la boutique Valextra di via Manzoni in una SPA. Un’installazione che mette al centro i nostri artigiani e l’attenzione per i dettagli.

Qui ci raccontano di questo progetto speciale e il legame con Milano.


Valextra: Come ci si sente a lavorare con Valextra in occasione del Salone del Mobile?


Studio Temp: Siamo molto felici di questa collaborazione. Valextra ci ha offerto l'opportunità di lavorare insieme e allo stesso tempo ci ha dato ampia libertà creativa e non vediamo l'ora che le persone possano esplorarla.


V: In che modo l'installazione riflette o rappresenta Milano?


ST: Più che rappresentare Milano come "città", l'installazione riflette il ruolo di Milano come avanguardia internazionale del design, dove l'innovazione nasce da una profonda storia di artigianato.


V: Come avete elaborato il brief creativo?


ST: Insieme al team Valextra, abbiamo creato scenari evocativi basati sui nuovi capitoli innovativi del marchio. Ci siamo concentrati sul trovare equilibrio fra concetti chiave contrastanti, come luce e buio, rigidità e morbidezza. L'identità di Valextra Vocabolario è emersa da questa tensione che ha creato un nuovo linguaggio visivo.


V: In che modo l'installazione in Rinascente traduce tutto questo?


ST: Rinascente è il palcoscenico in cui debutta Valextra Assoluto, dove l’innovazione di Valextra è protagonista, attraverso l'introduzione ed esplorazione di nuovi materiali.

Per quanto riguarda l'esterno, abbiamo collaborato con l'architetto Luca Toniolo creando scorci misteriosi, con espositori scuri e piccole finestre, per offrire solo un accenno di ciò che si trova all'interno. Una volta entrati nello spazio popup, si viene accolti da un emozionante contrasto di elementi: la collezione, completamente nera, è esposta su pannelli di alluminio grezzo con un pavimento in morbida moquette rosa chiaro. Sono gli stessi materiali che abbiamo utilizzato nella boutique di Via Manzoni.


V: In che modo, secondo il vostro concept, Valextra Vocabolario traduce il nostro DNA?


ST: Da sempre in Valextra i dettagli metallici sono elementi di firma. Abbiamo amplificato questo aspetto, trasformando ciò che sulle borse risulta silenzioso e fine in qualcosa di grande, rumoroso e protagonista.

Inoltre, in un gioco di contrasti, lo spazio presenta un pavimento rosa delicato circondato da pannelli metallici spigolosi, creando una costante giustapposizione fra morbidezza e rigorosità. Le nostre ulteriori interpretazioni di Iside Onda e Valextra SPA continuano questo dialogo tra fredda tecnologia e caldo comfort.


V: E quanto questo progetto rappresenta anche il vostro DNA?


ST: L’intero approccio creativo di Valextra Vocabolario riflette come lavoriamo solitamente in Studio Temp: iniziamo con un’immersione nella storia del marchio, attraverso ricerche approfondite per identificarne le caratteristiche più forti. Una volta individuate, le analizziamo e le interpretiamo sotto una nuova lente, che ci permette di osservarle in un modo nuovo ed emozionante.

V: Come vi augurate che possano reagire i visitatori alla vista dell’esposizione?


ST: Speriamo che possano sentirsi entusiasti e rilassati, curiosi e a proprio agio e che provino un senso di meraviglia, come se fossero trasportati in una dimensione diversa, dove tutto appare nuovo ma allo stesso tempo familiare.


V: Chi sono i vostri riferimenti nel mondo del design e perché?


ST: In generale, ci ispirano ai designer degli anni Sessanta e Settanta, e visto che parliamo del Salone del Mobile, a Milano ci sono due grandi del design che meritano un’attenzione speciale: Giulio Confalonieri ed Enzo Mari. Giulio Confalonieri, perché ha ispirato il disegno del logo che abbiamo utilizzato per Valextra Assoluto, Enzo Mari perché era un vero genio.


V: Alcune esperienze significative che ricordate per il Salone del Mobile?


ST: È bellissimo rivedere amici da tutto il mondo che ogni anno vengono a Milano per il Salone.

Il nostro ricordo preferito è legato alla prima installazione che abbiamo realizzato nel 2022 per Alessi, perché era dedicata al nostro amico e mentore Virgil Abloh.


V: Se Studio Temp fosse una borsa Valextra, quale sarebbe e perché?


ST: La cartella 24h, in omaggio alla Forma Zero. Nutriamo ammirazione e rispetto per la celebre collaborazione tra Giovanni Fontana, il fondatore di Valextra, e il designer A.G. Fronzoni. Questa borsa rappresenta avanguardia, eleganza, tradizione e altissima qualità.